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Risveglio

Questo progetto nasce dall'idea di voler rappresentare l'immobilità, l'impotenza e la voglia di libertà che ognuno di noi ha potuto provare sulla propria pelle durante i lockdown. Durante lo sviluppo del progetto ho pensato inoltre che sarebbe stato interessante concentrarsi anche su come, nei momenti di riapertura, dopo mesi trascorsi in casa abbiamo potuto riacquisire parzialmente la libertà di muoverci e di esplorare. Le prime foto raccontano di questo graduale risveglio delle gambe, simbolo di movimento, coloro che ci permettono di camminare, di scoprire spazi nuovi e di varcare confini che durante l'ultimo anno sono stati spesso invalicabili. Nelle fotografie i piedi e le gambe sono sempre di colore bianco, il colore dell'invecchiamento, come a rappresentare una parziale paralisi di questa parte del corpo, un indebolimento provocato dall'impossibilità di muoversi oltre la soglia di casa. Le gambe sono state ferme per troppo tempo, statiche, si riempiono di ragnatele sono paragonate a delle radici di un albero morto, innalzandosi su di una panchina cercano una visuale ampliata oltre la siepe del giardino di casa. Negli scatti successivi si può invece notare una maggiore presenza della natura, del verde, del bosco: le gambe possono finalmente muoversi di nuovo ricongiungendosi direttamente con la terra, correndo libere a contatto con il suolo. Allo stesso tempo però le gambe si mostrano provate, incerte, stanche, rimangono legate all'idea di casa, in parte impreparate a riprende totalmente i ritmi di un tempo. Il legame con la terra però è fortemente evidenziato, le gambe sono ormai libere di muoversi in natura, dove furono originariamente destinate a stare, un luogo di riflessione e di ricerca di se stessi, lontani da casa in cui apparentemente ci si può estraniare e dimenticarsi della situazione di malessere vissuta negli ultimi tempi.

Scheda

Autore

Compilazione scheda

  • Ultima modifica 05-02-2024 11:33
  • Operatore Maria Cristina De Paola